Come state?

Buongiorno,

non è un dubbio di genere (per me). Adesso stanno ficcando in testa alle persone cose simili, ma è esattamente come un tempo hanno stabilito che il rosa è femmina e l'azzurro è maschio.

Io non ho mai avuto alcun dubbio su di me. Il genere è il corpo. Se hai il pisello sei maschio, se hai la patata sei femmina. Punto. Il fatto che nella propria sfera emotiva ed in altre non ci si adatti a dei clichè sociali preconfezionati non ha nulla a che vedere con lo svolgimento della propria sessualità o del proprio ruolo di genere; femmina è uguale a ciclo, portare delle tette - che se non sono piccoline affatica persino la colonna vertebrale - gravidanza, allattamento e una certa quantità e tipologia di ormoni. Certamente condiziona. Tanto quanto un musicista o un chirurgo sono condizionati dal loro mestiere a preservare le proprie mani. Sarà molto difficile il giorno dopo usare le proprie mani per suonare o per un intervento, se la sera prima ti sei tagliato un dito affettando il pane o bruciato manovrando ai fornelli, oppure se te lo se pestato piantando un chiodo.

Al di là di questo, per tutto il resto noi siamo "Ardhanishvara", che non significa doversi fare ogni secondo dubbi sul proprio genere.

Le donne un tempo non potevano portare un pantalone nella maggior parte dei paesi con religione derivante dall'ebraismo.
Nello stesso tempo p.e. in India sia uomini che donne portano i dhoti e le sottane. Finchè non arrivarono gli inglesi le donne in India giravano - come gli uomini - a petto scoperto con tanto di tette al vento (e gli uomini non portavano mutande quando indossavano la sottana). Evidentemente non erano considerate dall'uomo indiano un particolare richiamo sessuale.

Solo delle menti condizionate possono concepire che la donna non abbia forza e l'uomo non abbia delicatezza.

Nell'area sino-giapponese le donne praticavano le arti marziali quanto gli uomini. Poichè questi dovevano allontanarsi da casa a lungo, ed esse dovevano proteggere casa e cuccioli da sole. Una donna che protegge i suoi cuccioli può essere più furiosa di un uomo.

Adesso sento un moltiplicarsi di parole per definire il 'gender', e ce ne è anche una che ora non ricordo per definire .... spe che vado a recuperarla ... nonbinary o genderqueer che poi sarebbe una tipologia di gender-fluid.

Io trovo tutto ciò assurdo perchè nel cercare la negazione dei clichè dei fiocchi azzurri e rosa in realtà non li si smantella affatto ma si conferisce loro tanta importanza da meritare una risposta.

Questa ricerca costante di nuove etichette e di iperidentificazioni linguistiche, boh, mi convince poco, anzi niente.

Che io sappia circa 2500 anni fa e più in india erano conosciuti gli ermafroditi, che possedevano le caratteristiche di entrambi i sessi. Sono testimoniati nelle scritture buddhiste come pandaka, che il buddha non poteva metterli nè nel sangha maschile nè in quello femminile perchè confondevano (potevano sedurre) entrambi.

Adesso chi cambia sesso pretende che lo si consideri a tutti gli effetti nel sesso che ha scelto e se un etero-cisgender (parlano tutto così) rifiuta di fare sesso con uno o una che lo ha cambiato viene taciato di discriminazione illegittima.
Ci manca pure che ci si venga a sindacare sul perchè e il percome e il perchè si e perchè no si voglia o meno fare sesso con un transgender.

Ardhanishvara sarebbe ciò