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a-nim-a.
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Ritengo che il matrimonio sia un istituto giuridico fondamentalmente eliminabile (e, in molti paesi, discriminante). Cancellandolo si farebbero risparmiare sia lo stato che i cittadini. Riguardo la tutela dei figli, in teoria quelli nati fuori dal matrimonio sarebbero già uguali ai restanti, e se non ci fosse più il matrimonio lo sarebbero anche in pratica essendo tutti uguali. Eredità, pensione reversibile, etc. possono essere specificati dall'interessato prima di morire, e non necessariamente dovrebbero essere rivolti alla stessa persona. Il regime fiscale verrebbe calcolato solo in base al numero di perone che vivono in una residenza, a prescindere dalle relazioni che intercorrono tra di loro e di cui lo stato comunque non dovrebbe impicciarsi.
Approvo in pieno!
Dovrebbe essere data facoltà ai cittadini di regolare fra loro i rapporti economici e di tutela come meglio credono, senza creare istituti rigidi, ma dando l'opportunità di farsi i propri contratti a secondo delle esigenze..