C'è qualcuno appassionato di treni e ferrovie? So che è più difficile che ci sia un modellista: ormai in questo paese li chiamano "fermocollezionisti" invece di "fermodellisti", perchè ritengono quasi un sacrilegio tirare fuori i modelli dalle scatole (e nei mercatini online ci tengono a specificarlo). Io ho poco spazio per fare un plastico (ho un plastichetto per provare i modelli, ma è una cosa semi-tranviaria), ma ce l'ho! Intanto metto i miei mezzi preferiti per "Epoca" (seguo, per la comodità dei cataloghi, le cronologie tedesche). Epoca I (origine-1918): Midland "single driver"; Serie 310 delle ferrovie dell'Impero austro-ungarico; LAG 2 e 3, poi E69 02 e 03 Deutsche Reichsbahn, poi 169 002 e 003 DB. La 310 kkStB e le E69 funzionano ancora. Epoca II (fra le due guerre mondiali): Serie 9000 Union Pacific (la famosa 4-12-2); E 18/19 DRG, poi 118/119 DB e 218 DR; Ec 3/3 n° 5 HWB (esiste e funziona tuttora, si trova a Erstfeld, ultima locomotiva a vapore cabinata per servizi di linea costruita, 1936); E.431 FS. La HWB fu una compagnia privata svizzera che usava anche per i servizi di linea locomotive cabinate, la n° 5 funziona tuttora ed è di stanza a Erstfeld; sarebbe quella che ho in avatar oggi (12/11/2013). Epoca III (1945-1970 circa): 9F British Rail; le "unificate" elettriche britanniche; CC 6500 SNCF; le Diesel "unificate" francesi in genere; il V 200 DB di ambo le serie. Epoca IV (1970-1990 circa): 151 e 181 DB; 250 DR poi 151 DBAG; E.633 FS Epoca V-VI (dal 1990, non ci sono criteri univoci per separarle): Vossloh G2000; Ge 4/4 III RhB; Siemens ES64F4; Class 66 degli operatori britannici; Eem 923 SBB. Proseguirò poi...
No, il vapore in Europa non è del tutto un monumento al passato. Nella ex Jugoslavia ci si arrangia abbastanza e questo è un effetto (la piccola locomotiva che si vede è curiosamente di progettazione americana, ma non è detto che sia americana, la Djuro Djacovic* ne costruì alcune sul posto):
Qualcuno sa il francese e vorrebbe sapere di più sulla tecnica ferroviaria? Questo sito belga è una miniera. Solo che è per lo più in francese (il resto è in fiammingo...)
Per saperne qualcosa di più sulle ferrovie svizzere (il sito è in tedesco) c'è questo sito di un macchinista svizzero. Descrive anche i rotabili e di parecchi dà anche le caratteristiche tecniche. Ma è in tedesco.
Una locomotiva a vapore un po' inconsueta: quella cabinata. Un tempo esistevano delle tranvie a vapore che per vari motivi usavano locomotive con una cassa che le rivestiva completamente o quasi, spesso dando qualche problema di manutenzione. Talora anche delle linee ferroviarie vere e proprie avevano macchine di questa fatta, specie quando (era il caso della Vereingte Huttwil Bahn, nella zona dell'Oberland bernese) il problema rispetto a quello di guidare guardando da dei piccoli finestrini era minore di guidare con cinque metri di caldaia davanti. Qui una piccola locomotiva cabinata ancora funzionante ai giorni nostri. Questa è a scartamento ridotto (1000 mm). Video
Si vede anche come viene accesa e quanto sia complicato farlo causa la cabinatura. Questa è piccola e scalda subito, quelle robuste richiedono circa mezza giornata (il lavoro viene di solito fatto la notte prima dell'uscita).
La T3 fu una delle locomotive tedesche di maggior successo: fu usata ampiamente anche in Italia (l'ultima fu costruita proprio per l'Italia, era la n°5 della Ferrovia Alta Valtellina, la penultima, la n°4, si trova in una rimessa della Sangritana). Pur che ne aveva usate anche di molto simili, la T3 fu LA locomotiva a vapore della fu Società Veneta. Una, la 321, è conservata a Bologna ma il museo è chiuso: nemmeno le guardie riescono a entrare. Non so quali problemi ci siano, credo tutti e solo burocratici.
Questa invece (è di una serie diversa da quelle prodotte per ferrovie concesse italiane) è tedesca ed è pure funzionante. Qui si vede come la accendono. Si vede che ci mettono almeno metà notte per averla pronta, anche per non scaldare i metalli troppo velocemente. Video
e qui "in action", sempre la stessa. Video
Agli Autori di questi video bisognerebbe fare un monumento!
Se riesco a rimediare un lavoro per le prossime settimane, forse mi prendo questa in N: Video Un negozio inglese ce l'ha a un prezzo interessante. Interessante, la vera pare durata pochissimo, una quindicina d'anni. Siccome aveva trasmissione idraulica, il personale britannico non aveva troppa confidenza essendo abituato (anche con locomotive da manovra) a Diesel con la trasmissione elettrica. La denominazione ufficiale è Class 52, ma in Gran Bretagna tutti le chiamavano (e le chiamano) le Western, perchè assegnate alla Western Region delle British Railways di allora, corrispondente grosso modo alla ex rete della GWR, fra Londra e la zona di Bristol, e portavano in genere nomi che cominciavano per Western. Era la "cugina" britannica del V200 tedesco, la trasmissione e anche i motori erano di origine tedesca e forse anche questo gli albionici non lo amavano troppo...
Lo stesso, con le D.342 rispetto alle D.341 e poi alle "unificate" 343,443,345 e 445, avvenne anche in ambito FS. Per rivedere una Diesel idraulica "pesante" in Italia è stato necessario attendere il 1997 con la D.146 (peraltro, ancora da manovra).
Da noi tengono a precisare che un modello non è mai uscito dalla scatola. Gli inglesi invece mostrano come se li tirano fuori: Video
Non capisco cosa intendano per sbagliato sulla mancanza di bordini alle ruote del terzo asse accoppiato della 9F: erano così! Video Io ce l'ho in scala N (Dapol), e pure in questa ha riportata la caratteristica della macchina vera. In N! E va bene, per quanto abbia potuto provarla sul plastico di un amico (che se l'è presa a sua volta, pure).
Altra "nota stonata" sul fermodellismo cialtroniano: guarda te se per trovare una locomotiva Diesel da manovra decente (i tanto decantati modelli tedeschi non mi hanno soddisfatto) mi sono dovuto rivolgere anche lì al mercato inglese... Non ho preso una di queste, ne ho prese due :
Video
Io le ho prese nere con bielle rosse (modelli di Graham Farish), ma l'amico con cui condivido la preferenza per la N se l'è presa verde. Anche le vere sono uscite dalla Gran Bretagna: l'Olanda le ha prese in quantità ma ce ne sono state almeno un paio finite in Italia una quarantina di anni fa. Una l'ho vista di persona (era gialla da cantiere, quella).
Le Class 08 (così erano denominate in Gran Bretagna queste locomotive) erano dotate di trasmissione elettrica pur essendo piccoline: i motori di trazione azionavano gli assi estremi, le bielle quello centrale e impedivano gli slittamenti dovuti alla possibile "fuga" dei motori elettrici. La trasmissione elettrica è più flessibile perchè si può controllare il generatore mosso dal Diesel in modo da coordinarlo col funzionamento del Diesel stesso e ottenendo così una resa migliore a ogni regime. Il ritorno attuale alla trasmissione idraulica è dovuto ai progressi tecnologici, ma se si sale un po' di potenza, la trasmissione elettrica è sempre migliore.
600 mm di raggio richiesto. Un mio conoscente ce l'ha e, beato lui, anche dove farla andare (in Cialtronia non è detto). Dal prezzo, o il venditore ha litigato colla tastiera o il modello è quello che a Venezia chiamano un "rudinasso" e a Trieste un "rudinaz".
La locomotiva meccanicamente più assurda però è sicuramente questa: azionamento individuale degli assi ma accoppiamento dei due con bielle interne. Il colmo del cervellotico. Credo l'abbia fatta Micro Metakit e forse anche un altro semi-artigianale in H0. E c'è uno che se l'è fatta (o se la sta facendo) in scala gigante Sto aspettando adesso la risposta di DJH Model per vedere se è disponibile il loro kit della Garratt che si può assemblare in H0m, dato che la vera avrebbe scartamento 1067. Se è possibile, l'anno prossimo la prendo. Poi per montarla... ehhh. Il prezzo? Ancora basso per la Cialtronia (600 euri? Trovi peggio).
Mi pare i bamboo trains siano stati bloccati perchè vorrebbero riattare le linee e farci circolare treni "veri". Direi che per un programma così vasto occorrano diversi schei: -Le ferrovie cambogiane hanno scartamento metrico: i rotabili, motori e trainati, devono quasi esser fatti apposta (non credo che qualche linea svizzera o di qualche altro paese con quello scartamento ridotto sia disposta a cedere materiale obsoleto ma buono, non ne dovrebbero avere più); non so l'estensione di cosa vogliano riattare, ma direi che se non è una linea embrionale, una cinquantina di locomotive Diesel dovrebbero essere necessarie, poi almeno trecento vetture e altrettanti carri. -Per materiale moderno occorre armamento moderno: rotaie pesanti, se possibile traverse in cemento, eventualmente sistemi di blocco e circolazione. -Occorrono i punti di interscambio: un treno che ferma in mezzo al nulla non ha molto senso...
Questo video mi fa girare le palle. No, non per gli Autori, no... in Italia c'erano 293 locomotive come questa (Gr. 420 FS), alcune ancora funzionanti attorno al 1950... e non ne rimane un bullone. Cosa hanno gli spagnoli più di noi? Se la sono recuperata, perfino l'hanno dotata di combustione a gasolio (ottimo come prevenzione incendi durante l'estate), ora funziona. No, meglio se non scrivo altri commenti o le nostre ferrovie non ne escono bene... Video
Ci sono le locomotive a vapore normali, ci sono le "cab forward" (ne parlerò più avanti) ci sono le cabinate... e ci sono queste. O meglio "questa": pare sia l'unica rimasta. Video Adesso stanno raccogliendo fondi per ripristinarla pare con i doppi comandi funzionanti (ora la guidano, in un verso ben poco agevolmente, come quelle normali, solo dalla cabina posteriore). Qui trovate "abbastanza". Il problema è che è in francese.