Ferrovie e modellismo ferroviario

vero e modello

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    Io e il padrone della casa-laboratorio abbiamo scoperto (indipendentemente) cosa sono veramente i carri usati per le pale eoliche: sono dei Taschenwagen (carri a tasca) modificati.
    Sarebbero questi qui:
    800px-Sdgmns743_sketch
    Sulla "tasca" per i semirimorchi hanno costruito l'incastellatura per contenere la pala e, per quelle grosse, farla spostare nelle curve pur senza farla uscir di sagoma.
    Per le pale piccole, l'incastellatura viene posata come un container: alcuni carri di questo tipo hanno duplice uso, possono anche trasportare container avendo gli appositi supporti.
     
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    Avevo già scritto che i carri siluro usati a El Valle, visto lo stato del binario, si scuotevano da far paura, visto anche cosa contenevano.
    Sì, fanno paura;



    :blink:
     
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    Anche questa è girata nello stesso posto, ma se lo fanno lì non vedo più tanto assurdo l'uso di locomotive a due cabine per treni di ghisa fusa:

     
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    Avendo già una V100Ost (Baureihe 110-111-112 DR, poi 202-203 DB) ho trovato e comprato di seconda mano ma pari al nuovo una 106 DR della Piko, un bel pezzo. Devo verificare (arriva giovedì) se ha meno di due anni o no: se il modello è quello dal 2012 quand'è uscito al 2015, ha la presa decoder a 8 poli, pare che altrimenti ce l'abbia a 21, per i terrificanti e cari decoder "che fanno anche il caffè".
    A differenza della V100Ost, che ha una maggior fama e che è ancora usata, da DB quanto da privati, la V60Ost è meno nota, anche perchè tecnicamente meno avanzata (ha bielle invece di cardani per muovere le ruote).
    Sarebbe questa:




    Su un così bel modello poteva mancare la boiata del suono? Naturalmente no! Per questo ho paura che possa avere il decoder a 21 poli...


    Non so se ci sia ancora, una era usata per le tradotte fra la stazione e il porto di Monfalcone assieme alla D.147 di Penitalia e a una ex 212 DB. Che quella a bielle fosse una ex DR l'avevo riconosciuto dalla cabina (i fari erano stati modificati per l'uso in Italia).
     
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    Una delle due locomotive che mi sono fatto prendere a un mercatino è una V60 (pare abbia la marcatura d'origine, definita nell'ambiente del modellismo e talora anche dagli appassionati del vero come "Epoca III": sarebbe, per la Germania, il periodo fra il 1945 e il 1968, quando apparve la marcatura a controllo elettronico)
    La vera è questa:


    La seconda è una V90, più nota come 290 (le più furono marcate da subito con il nuovo sistema):


    Così posso ipotizzare un servizio siderurgico che va dagli anni '50 (le 260 sono apparse nel 1955 e hanno convissuto coi V36, di cui ne ho una) fino a oggi (quando si ipotizza l'arrivo delle macchine ex Germania Est, stavolta aziendali e quindi possono avere ancora la vecchia marcatura come numero aziendale). Anche più indietro (tipi di carro siluro permettendo), ho anche due macchine a vapore in realtà una non costruita al vero e una sparita prima del 1945, tranne un paio rimasto però attivo nella DDR e solo per qualche anno.
     
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    Mettiamo un video con un po' di traffico merci e industriale. Naturalmente tedesco... C'è anche una locomotiva ad accumulo di vapore.



    Qui una parata da museo (funzionante): al minuto 3:27 si vede la Schienenbus a due piani, ne hanno fatte solo 6. Poteva essere un toccasana per linee a basso traffico ma ha fatto flop, non so per quali motivi.


    Questa parata si è tenuta invece in Polonia. Non pare il tempo sia stato propizio...
     
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    Ecco cosa intendevo per "accensione all'americana" della fanaleria della 290 Roco.

    Si nota che un po' di luce filtra nei fari in basso, perchè la lampadina è posata orizzontale con un'apertura sotto di essa. Forse un LED puntato verso il basso manderebbe più luce nei fari inferiori accendendoli meglio. A me che il faro superiore non si accenda non va troppo male, la userei come unità da manovra e in manovra, quindi una combinazione di luci possibile.

    Può mancare la boiata del suono (sul momento è accettabile, ma alla lunga stanca)? No, naturalmente:

    Questo è il più recente con i fari più efficienti, ma è pure questo fuori produzione.

    Qui si capisce come è fatta dentro. Spazio ce n'è pochino in ogni caso:
     
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    Certe volte, quando descrivo il Windradzug che transita sotto la webcam di Ebstorf, riesco a distinguere pur con la scarsa luce i carri telonati da quelli a pareti scorrevoli. Come faccio? Dal tetto, è differente.
    Questo è un carro telonato:
    rilns_3546_072
    E questo uno a pareti scorrevoli:
    habbins_2772406_a
    Sul tetto c'è una parte fissa che nel telonato non c'è e con la luce che c'è a Ebstorf si vede lo stesso abbastanza bene.
     
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    Su avevo scritto di aver preso una V60Ost (160 DR) con il timore che avesse bisogno di quei decoder super cari che fanno anche il caffè. No, mi ha telefonato l'amico che me l'ha digitalizzata, ha la presa 8pin e priva di funzioni diverse dai fari. Ci ha messo un decoder Uhlenbrock perchè riusciva a stare nel cofano, è più compatto del Lenz (che ora è pure difficile da trovare). Mi ha parlato anche di un negozio spagnolo che importa dei decoder super-convenienti (la marca è LAISDcc) direttamente dalla Cina*. Ne ha presi cinque per 80 euri spediti (di cui 10 per PayPal... ma gli spagnoli hanno detto che al prossimo ordine glieli rimborsano questi e quelli del prossimo. Questa è fidelizzazione dei clienti).

    *sono cinesi ma come un cellulare Huawei, anche lì sono apparsi prodotti di marca e fatti come si deve pur indicati espressamente come nazionali. No, le istruzioni sono per fortuna in inglese o anche in spagnolo. ;)

    Edited by the pilot - 1/10/2017, 17:35
     
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    I carri che la mia Freundin mi ha preso sono di questo tipo qui:
    150_4194
    Al vero sono dotati di gancio automatico (viaggiano in composizioni fisse, che itinerari facciano non so, ma pare portino il minerale importato via mare fino ai centri siderurgici), ma il produttore del modello, l'allora austriaca Roco, li vendeva anche con una non troppo ipotetica versione con agganci ordinari, perchè quattro prototipi furono così muniti e non è impossibile equipaggiarli così in caso ad esempio di vendita ad altro operatore... che non debba avere composizioni troppo robuste.
    Qualche video c'è:

    Forse i miei modelli sono... troppo puliti! :woot:

    Anche lì governo ladro?
     
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    Nel prendere per i fondelli la GDO svizzera quando cerca di scrivere in italiano, un amico sta preparando le decorazioni per alcuni carri svizzeri che in origine avevano in effetti una pubblicità di prodotti svizzeri, ma non quelli...
    Ma in Svizzera hanno sponsorizzato (veramente) anche delle locomotive. Potrebbe darsi che non lo facciano più, immagini recenti non ne trovo, ma il mio amico ha un modello di questa:


    Sarebbe pressochè questo, solo coi fari rotondi (e senza controllo digitale: con 240 locomotive di cui metà circa di vecchia produzione, solo il comprare i decoder costerebbe come un motorino!);

    La sua è deteriorata perchè chi l'aveva l'ha usata intensamente (meccanicamente è ottima, è bastato cambiare i carboncini del motore), e ne ha rovinato la livrea prendendola ripetutamente in mano, per cui l'amico la fa prima dipingere di bianco e poi ci mettiamo la... ehm... pubblicità. La figura starà il finestrino a sinistra e quello centrale, la scritta deve essere abbassata in modo da stare nella parte piena. a078
    No, non posteremo in alcun sito cosa verrà fuori: non vogliamo querele da parte di svizzeri inca77ati nè responsbilità di soffocamenti causa risate incontrollabili... :woot:
     
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    Una locomotiva-robot?

    Lo strano argano che si vede nel filmato è un avvolgitore per il cavo che alimenta l'aggeggio da terra. Funziona come quelli montati sulle gru portuali per container (anche forse su altre, ma su quelle è spesso visibile e ha la stessa forma). Ovviamente questo robot su rotaie può muoversi su un solo binario, o al più su uno adiacente (ma servirebbero adattamenti) se quello normale sia però libero. Oppure se ogni binario abbia una presa propria da connettere manualmente...
    Se lo hanno prodotto, deve avere qualche vantaggio rispetto al vecchio sistema degli argani usati una volta.

    Dovrebbe esistere anche termico:


    Questo penso possa essere usato anche normalmente, vista la forma della cabina. Brutto è...
     
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    Io e il "nudo proprietario" della casa abbiamo preso dei modelli smontati di una locomotiva a vapore, poi ce li mettiamo insieme (e li digitalizziamo) ricavandone da tre due funzionanti, anche se non escludo che l'amico abbia pezzi per rimettere in ordine anche la terza.
    Una vera funziona ancora oggi:


    Sì, è svizzera... ma non si può decorare con pubblicità derisorie. :P
    Di mio farò una modifica plausibile ma mai attuata: modifico la carboniera in un serbatoio per la nafta.

    C'è stata anche una delle più strambe modifiche mai portate a una locomotiva a vapore. Questa. In realtà le locomotive modificate erano due (8521 e 8522) ed era tassativamente vietato muoverle con il pantografo alzato: si trattava della più strana locomotiva ad accumulatore di vapore, in questo caso era scaldato da corrente invece che da altro vapore.
    Una delle due è pure sopravvissuta fino a noi (dopo il ripristino funzionale postbellico, fu ceduta a un operatore privato ed è giunta fino a noi pure funzionante).
    Contrariamente a quanto riportato (anche dall'autore dell'articolo), non erano alimentabili a carbone finchè hanno avuto quell'equipaggiamento.

    Non mi stupirei che l'amico voglia ricostruire la terza come una di queste due... :blink: Un modello fu prodotto in serie limitata una ventina di anni fa ma costava un botto: qui abbiamo a disposizione dei modelli smontati e uno incompleto (dobbiamo vedere come), la tentazione può venire.

    Edited by the pilot - 26/11/2017, 20:21
     
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    Una delle due locomotive modificate "ad accumulo di vapore con riscaldamento elettrico" e poi riportata alla forma originale è ancora esistente presso la ferrovia museo Sursee-Triengen (linea che oggi opera come raccordo e lascia diverse tracce libere per questi speciali). Però adesso deve essere revisionata.
    Oggi c'è questa, pressochè uguale:

    Anche in questa sequenza accelerata di manutenzione si vede che in deposito c'è l'altra (numero 5).


    Quella che aveva ricevuto la stramba modifica (per poi tornare originale) è questa, e il video è del 2009. Servono circa 150.000 franchi svizzeri per farla funzionare di nuovo:
     
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    Per uscire da una pagina diventata di caricamento troppo pesante, do qualche indicazione sommaria su cosa significano le lettere di tipo per la classificazione svizzera. Nel 1989 è però cambiata, per cui vale solo per i mezzi motori immatricolati prima.
    Le seguenti sono per locomotive:
    R- velocità massima superiore a 110Km/h e con migliorata stabilità in curva (nelle elettromotrici è preposta)
    A- velocità massima superiore a 80Km/h
    B- velocità massima fra 70Km/h e 80Km/h
    C- velocità massima fra 60Km/h e 70Km/h
    D- velocità massima fra 45Km/h e 70Km/h
    E- Locomotiva da manovra
    F- (obsoleta: si usava per le locomotive elettriche prima del 1916)
    G- Locomotiva a scartamento ridotto
    H- Locomotiva con meccanismo a cremagliera (HG per quelle a scartamento ridotto in grado di viaggiare anche ad adrenza)
    T- Automotori da manovra leggera.

    Le lettere minuscole hanno il seguente significato:
    a- ad accumulatori
    e- elettrico con alimentazione esterna
    ea- ibrido elettrico e accumulatori
    em- ibrido elettrico e Diesel
    f - radiocomandabile da operatore a terra
    m- Diesel

    Per il materiale viaggiatori automotore la lettera o le lettere maiuscole indicano le le classi presenti
    A- prima classe
    B- seconda classe
    C- terza classe (fino al 1956)
    D- bagagliaio
    F (obsoleta, ricompresa nella D)
    Z- postale
    Se sono di categoria di velocità R, la lettera è preposta a quelle delle classi
    Le lettere indice minuscole possono essere le stesse, con una aggiunta:
    h- a cremagliera (messo dopo le maiuscole se solo a cremagliera, in fondo se ad aderenza mista)
    esiste poi la lettera distintiva delle vetture pilota, che è una t
     
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